Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano, per così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa.
incipit de «Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte», Karl Marx, 1869
Pericolo fascista? Ma per carità. La nostra Presidente del Consiglio assomiglia molto più a una che ha vinto alla lotteria e si sbraccia per gratificare e sistemare parenti e amici prima che la pacchia finisca…
Da un lato sembra soffrire della sindrome da inadeguatezza, che maschera assumendo i toni conosciuti dell’oppositore anche dai banchi del governo generando un effetto distopico, uno scostamento dal comprensibile che dovrebbe mettere disagio ma provoca invece effetti comicissimi. O forse no, forse semplicemente ha pensato che questo sa fare bene e questo fa, un’Annarella (nera) di Colle Oppio che si è piazzata a palazzo Chigi. Comunque vada ha un futuro da influencer.
Ma non c’è di che riderne troppo, abbiamo un porblema politico1. Questi sono, per la maggior parte, emeriti incapaci spesso in malafede e stanno governando l’Italia in uno dei momenti più difficili da più punti di vista, economico, di politica internazionale, climatico e di gestione del territorio. La loro enfasi sul premierato si contraddice con la mancanza di un progetto di Italia futura che non sia semplicemente identitario (l’idea di risolvere il problema della «formazione» con un liceo del «Made in Italy» la dice tutta)2.
A voler essere buoni si può pensare che la causa di questo disastro sia la velocità con cui è cresciuto il partito ‒ nel giro di tre, quattro anni da percentuali a una cifra al governo del paese ‒ e sia per questo che, come successe ai Cinque Stelle, non si trovino a disposizione abbastanza quadri dirigenti qualificati per riempire le caselle e utilizzino quindi persone «fidate» a prescindere dalle competenze. Ma ‒ come per i 5S ‒ non è una scusa: se non hai uno qualificato, prendi un tecnico, cazzo.
Coattissima me | Meloni fa la faccia cattiva per nascondere i suoi problemi politici di Mario Lavia (l’Inkiesta)
Zero zero zero in condotta | La Buchmesseide di Saviano e il mesto mezzaseghismo della nostra classe dirigente di Guia Soncini (l’Inkiesta)
All eyes on quella stron*a della Meloni di Patrizio Ruviglioni (Rolling Stones)
La Spagna mette in luce l’inadeguatezza di Meloni sul Pnrr di Luciano Capone (il Foglio)
Il ‘cul de sac’ di Meloni, la leader solitaria senza squadra che deve fare tutte le parti in commedia di Claudio Velardi (Il Riformista) ↩
Liceo Made in Italy, i numeri del flop di Meloni: 500 iscritti di Luca Incoronato(QuiFinanza)
Il liceo del made in Italy non è piaciuto a nessuno di Kevin Carboni (Wired) ↩