Jones, il delfino Cyberpunk di Johnny Mnemonic

«Cyberspace. A consensual hallucination experienced daily by billions of legitimate operators, in every nation, by children being taught mathematical concepts A graphic representation of data abstracted from banks of every computer in the human system. Unthinkable complexity. Lines of light ranged in the nonspace of the mind, clusters and constellations of data. Like city lights, receding»
― William Gibson, Neuromancer

La Trilogia dello Sprawl. Neuromante, soprattutto.

È un libro che mi è tornato alla mente dopo aver scritto lultimo articolo. Uscito nel 1984 rivoluzionava il modo di fare fantascienza come neppure K. Dick era riuscito, e rendeva il movimento «cyberpunk» fenomeno globale. Ma è sosprendente rileggerlo oggi e trovarvi le connessioni con le tendenze attuali. Una visione anticipatrice rara che pone Gibson tra i grandi della fantascienza. Il concetto di «Cyberspazio», entrato nel linguaggio comune come sinonimo di Internet, nasce in quegli anni, in quellambiente.
Ed è sostanzialmente un metaverso.

Gibson ha introdotto lidea di cyberspazio come uno spazio virtuale dove le persone possono navigare e interagire. Questo concetto è alla base del metaverso, che è essenzialmente una vasta estensione del cyberspazio in cui le esperienze digitali sono integrate nella vita quotidiana.
[Parola di ChatGPT]

Metaversi

Perché ne parlo? Perché la combinazione «metaverso» e IA è dietro l’angolo, e arriverà, credo, senza hype, senza quell’enfasi che ha caratterizzato gli annunci di Meta, finalizzati più a tirar su il titolo in borsa che a proporre qualcosa di nuovo. E, guarda caso, in questo Grande Gioco Meta dopo aver perso milioni investendo nel metaverso ora punta sulle IA (in ritardo sulla concorrenza) e prova ad approcciare il Fediverso

Labbiamo già visto, al momento il panorama è estremamente frammentato e gli standard incompatibili tra loro. Metaversi separati, significa che chi li propone non ha capito.
Non ha capito che il metaverso deve sovrapporsi al cyberspazio, inglobarlo. E per questo non può che essere uno spazio pubblico.
Con questo non voglio dire che il business debba essere bandito, anzi. Come le città che sono spazi pubblici dentro cui può, deve svilupparsi un mercato, uneconomia. È la «città virtuale» con i suoi spazi comuni che deve essere di tutti, perché condivise da tutti debbono essere le regole che la governano.
Esistono, lo sappiamo, degli standard, a partire dal vecchio VRML con il suo successore, X3D, e un consorzio, il Khronos Group1, che lavora alla standardizzazione, tuttavia applicazioni serie, al di fuori dei videogiochi ad esempio le librerie Vulkan sono di Khronos Group non se ne vedono ancora.
Insomma, siamo alla finestra ad attendere. Quando avremo un browser multipiattaforma che supporti i visori 3D ma che sia anche in grado di farci navigare i mondi tridimensionali dallo schermo del telefonino e un ecosistema su cui la pubblicazione di contenuti sia di facile accesso anche al privato, alla piccola associazione, allora sarà iniziata lera del metaverso.

AI e metaverso

In questo panorama si inserisce la novità novità in termini di accessibilità per il grande pubblico dellIA generativa. Del suo ruolo nella generazione e gestione di mondi virtuali ne avevamo già parlato lultima volta ed è un processo che sta rapidamente sconvolgendo il modo stesso di fare programmazione:

Le IA stanno giocando un ruolo cruciale nella generazione procedurale di contenuti allinterno del metaverso. Possono creare ambienti, oggetti e persino personaggi in modo dinamico, migliorando lesperienza utente e riducendo il carico di lavoro per gli sviluppatori umani.
[Parola di ChatGPT]

Che è un modo gentile per dire che di programmatori ne serviranno sempre meno Ma ChatGPT a volte racconta balle, esagera per compiacerti e dà per scontato che quello che è sperimentazione divenga poi prodotto di mercato. Forse troveremo una sorpresona e lanno prossimo avremo un videogame in cui a gestire le interazioni col giocatore sia unIA. Al momento però di giochi così non se ne vedono. Così come non si vedono mondi virtuali popolati da IA e umani. Più facile che lIA sia già implementata nelle tante applicazioni di Agumented Reality professionali, senza che noi la si percepisca.

In sintesi, la convergenza tra IA e metaverso sta creando un ambiente digitale altamente interattivo, personalizzato e dinamico. Questa combinazione promette di rivoluzionare non solo lintrattenimento e il gioco, ma anche leducazione, il lavoro e molte altre aree della nostra vita quotidiana.
[Parola di ChatGPT]

E la parola chiave è promette.

Protocolli e fediverso

Ma allora, come mantenere umano il metaverso prossimo venturo? Come sempre: evitando monopoli, mantenendolo aperto e democratico (e qui la questione si fa politica e ideologica). E il primo passo in questa direzione è proprio lo sviluppo di piattaforme e protocolli aperti.
In questo ci viene forse in aiuto il protocollo per eccellenza: HTTP, che, come layer di comunicazione, si è dimostrato ampiamente in grado di supportare i cambiamenti del web senza grosse modifiche dalla prima versione di Berners-Lee (1991, v.1.0) fino all’attuale (2022, v3.0), e potrebbe essere in grado di sostenere anche spazi del metaverso (molte delle soluzioni proprietarie esistenti, così come quelle proposte da Khronos Group, utilizzano già HTTP per la comunicazione) e ActivityPub2 potrebbe essere la via per «federare3» le istanze private. In altre parole sul mio server web potrei avere i miei «meta spazi» virtuali, collegati a quelli della mia comunità.

Lo so, sono il solito idealista. Ma resto convinto che solo lesistenza di una porzione di rete libera possa consentire uno sviluppo armonico del cyberspazio e, di conseguenza, ormai anche dellumanità.

Libri
William Gibson, Neuromante, Editrice Nord, 1986
William Gibson, La notte che bruciammo Chrome, Urania n.1110, 1989
References
Fediverse.observer
Le applicazioni del fediverso (presso FediDB)
Cosa è il Fediverse e perché Meta è interessata a entrarci (dal sito ferpi.it)

  1. Il Khronos Group, fondato nel 2000, è un consorzio focalizzato alla creazione di standard aperti per API libere da royalty per la realizzazione di media dinamici per unampia varietà di piattaforme e dispositivi. Tutti i membri di Khronos contribuiscono allo sviluppo delle specifiche per le API, hanno la possibilità di votare a vari livelli prima della distribuzione al pubblico, possono accelerare lo sviluppo delle loro piattaforme e applicazioni attraverso il semplice accesso alle bozze delle specifiche e verifiche di conformità. wikipedia:en.  

  2. ActivityPub è un protocollo e uno standard aperto per i social network decentralizzati. Fornisce unAPI client-to-server (abbreviata in C2S) per la creazione e la modifica dei contenuti, nonché un protocollo federato server-to-server (S2S) per la distribuzione di notifiche e contenuti ad altri server. ActivityPub è diventato lo standard principale utilizzato nel fediverso, una rete popolare utilizzata per il social networking composta da software come Mastodon, Pixelfed e PeerTube. 

  3. Il fediverso (comunemente abbreviato in fedi) è un insieme di servizi di social network che possono comunicare tra loro (formalmente noto come federazione) utilizzando un protocollo comune. Gli utenti di diversi siti Web possono inviare e ricevere aggiornamenti di stato, file multimediali e altri dati attraverso la rete. La maggior parte delle piattaforme fediverse disponibili sono software gratuiti e open source e si basano sul protocollo ActivityPub. Tuttavia, esistono protocolli alternativi come AT Protocol e Nostr che hanno dato origine a reti separate da ActivityPub. 

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