«Che diritto hai di essere libero se il tuo popolo è in schiavitù? Che diritto hai di soddisfare i tuoi capricci e i desideri d’amore se milioni di persone del tuo popolo non hanno nulla con cui possano soddisfare i bisogni primari della vita?»
Ivan Franko, “Sentieri incrociati”
Ohh, poveri…
Ecco, è tutto quello che l’Italia fa per l’Ucraina: parole, parole, parole, soltanto parole… Parole pelose, ma se si parla di embargo “oddio il gas…”. E ce l’avevano pure detto gli americani, qualche anno fa, che non dovevamo impelagarci con i russi, ai tempi del Berlusca, anche lui amicone del Vladimiro (ma il progetto l’aveva iniziato Prodi, tanto per dire)1. E poi la Puglia che blocca il TAP (Trans-Adriatic Pipeline) il gasdotto transadriatico che porta il gas azero. (e pace che l’Azerbaijan non sia proprio uno stato democratico…).
Ora, non è che gli ucraini siano degli stinchi di santo, anzi. Sopportano e supportano delle minoranze filonaziste mica da ridere (leggete la storia del battaglione Azov2, tanto per farvi un’idea). Però – e non suoni come giustificazione, ma come spiegazione – le destre filonaziste nell’Europa dell’est si sono alimentate per anni dall’odio per la Russia come paese invasore, un paese imperialista da sempre. I nazisti ne approfittarono e cooptarono tutti questi movimenti nazionalisti indipendentisti (anche il Sinn Fein irlandese fece accordi con la Germania durante la seconda guerra mondiale3, allo scopo di liberarsi dal dominio inglese) e perciò nell’immaginario, un po’ bacato, di una minoranza di patrioti, i nazi sono ancora visti come liberatori.
Ma l’Ucraina oggi ha un presidente eletto con il 70 per cento dei suffragi, (vabbè lo so, era un comico… come Grillo…) che è ebreo e la cui famiglia ha subito deportazioni da parte dei tedeschi…
Adesso, se l’Italia non vuol fare una delle solite figure “m**da”, la figura di quella che semplicemente si accoda “per forza” agli alleati, deve iniziare ad aiutare gli ucraini. Mandando armi, consiglieri militari sul campo.
Altri hanno iniziato. Noi sembra che facciamo di tutto per far giungere a Putin il messaggio “ci tocca dir male, che hai fatto una cazzata… ma non ce l’abbiamo veramente con te…”
Beh, l’Italia si è svegliata, alla fine. In coda agli altri ma almeno ora è tra chi sostiene anche militarmente l’Ucraina. D’altra parte cosa volevi che facesse il povero Draghi? Con una maggioranza che non sai se c’è o non c’è e i dubbi, legittimi, di chi si oppone alle guerre per principio.
Lo so, pacifisti da salotto, li definiresti, ma non è così: c’è gente che le vive sul campo le proprie scelte, come quelli Emergency o Medecins Sans Frontières… e adesso blocco la pagina così non replichi con le tue solite stronzate…
South Stream
Voce su Wikipedia;
“Gli Usa, il Cav e il gas. La vera storia dell’intrigo che ha cambiato la storia”
Articolo su Il Giornale (su WayBack Machine di Archive.org);
“L’ Eni nella palude di South Stream lenta ritirata dal gasdotto di Gazprom”
Articolo dall’archivio di Repubblica; ↩
Battaglione Azov
Voce su Wikipedia;
“Chi sono i ‘nazisti ucraini’ che Putin dice di voler eliminare”
Articolo su EuropaToday;
“Quegli strani neonazisti europeisti e atlantisti in Ucraina”
Articolo su MicroMega. ↩
“Irish Republican Army–Abwehr collaboration”
Voce su Wikipedia;
“McDonald under fire over support for ‘Nazi collaborator’”
Articolo su Indipendent edizione Irlandese;
“‘Oh here’s to Adolph Hitler’?…The IRA and the Nazis”
Articolo su History Ireland ↩