L’israeliano Weizman Institute ha sviluppato una tecnologia in grado di portare embrioni di topo fino allo sviluppo della differenziazione cellulare in vitro. Un risultato che offre speranza sulla possibilità di “coltivare” organi da trapianto direttamente dalle cellule del ricevente. Un progresso che metterebbe fine al mercato degli organi e darebbe speranza a milioni di persone ora in attesa del “donatore giusto”. E fin qui…

Ma la sperimentazione di uteri artificiali prosegue in tutto il mondo, dopo il controverso esperimento del Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP), sempre con il ragionevole e eticamente impeccabile obiettivo di salvare bimbi prematuri. Tuttavia se due più due fa quattro allora sviluppo di staminali fino alla differenziazione dei tessuti più utero artificiale significa cloni in vitro dalla cellula alla nascita.
Ne vedremo delle belle!

Articoli

No uterus, no problem: Mouse embryos grown in bottles form organs and limbs – sciencemag.org

Embrioni di topo cresciuti in un grembo artificiale – La Repubblica

Utero e dintorni: arriverà la sperimentazione sull’uomo – Osservatorio terapie avanate

Neonati prematuri, il sogno di un utero artificiale – Fondazione Veronesi

Utero artificiale: richiesta a FDA per sperimentazione umana su nati pretermine – Le Scienze